fr. Pedro-Maria MECA ZUAZÙ
(1935 – 2015)
frate domenicano

Pedro Meca, nato in Spagna, non conobbe suo padre, sua madre fuggì in Francia quando aveva solo un anno. Abbandonato. Questo è l’inizio della sua vita e della sua vocazione. Fu adottato da una coppia di anziani analfabeti che lo portavano a mendicare presentandolo come “il figlio più bello e intelligente”. Questa “educazione” lo ha portato a riconoscere sempre la preziosità della persona e ad andare oltre la miseria.
Prima di diventare frate domenicano a 21 anni, combatté contro Franco accanto ai rifugiati baschi e lavorò come barista e assistente sociale al “Cloister”, un bar aperto per iniziativa dell’abate Pierre. Continua questo come frate; vuole essere accanto ai più poveri e da loro impara ad essere vero contemplativo.
«Un giorno, un uomo venne da me e disse: “Sono in strada da sei anni. Ne ho abbastanza Devi aiutarmi.” Ci siamo attivati, ha trovato un lavoro e una stanza. Sei mesi dopo si è impiccato lasciandomi un biglietto: “Pedro, sono più solo che mai”. Il cibo, il letto, il lavoro è importante, ma non è abbastanza, potrebbe non essere essenziale».
Quest’esperienza lo porta a creare con l’associazione I compagni della notte, il “The carpet”, un luogo dove le persone che vivono in strada possono incontrarsi, essere ascoltati ed essere in contatto con altre persone nel contesto di conferenze, dibattiti, rassegne stampa, feste di compleanno o laboratori di scrittura. È un modo semplice per stare vicino a quelli della notte e a quello che hanno da dire, è un modo per vederli e permettere loro di combattere contro la solitudine e imparare di nuovo a dialogare, senza che siano evidenziate le loro mancanze.
“La mia fede mi dice che Dio ama tutti. Se lui ama ognuno, è perché vede in lui qualcosa di bello e amabile. Così provo a vedere cosa c’è di bello in quello che ho di fronte, demolito dall’alcool, dalla droga, dal fallimento. Può volerci molto tempo. Non voglio morire come padre fondatore. Semplicemente, stare. Essere lì, semplicemente, con quelli che apparentemente non hanno più niente, che dubitano e si disperano.”

da Pedro Meca e Blandine de Dinechin: La Vie, la nuit, Cerf, 1989;
Contrebandiers de l’espoir, Grasset, 1997.

per approfondire: documentario in francese “Pedro Meca le prêtre de la nuit

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