Santa Zdislava di Lemberk
(1220 ca.-1252)
Laica generosa e fedele
Zdislava, primogenita di cinque figli, nacque intorno all’anno 1220 a Krizanov nel castello di suo padre Prybislav, nobile guerriero a servizio del re Venceslao I e feudatario governatore della città di Brno, uomo prudente, valoroso e cristiano pieno di compassione. Sua madre, Sibyla, colta e pia, era stata dama di corte della regina Cunegonda, futura sposa di Venceslao I, e di lei le cronache dicono che “era una donna felice”.
Crebbe piena di compassione per i poveri e gli ammalati, desiderosa di seguire l’esempio dei santi eremiti che vivevano nella preghiera e nella penitenza.
Verso i vent’anni, Zdislava sposò Havel, signore di Lemberk, vicino alla città di Jablonné, in Boemia (attualmente zona settentrionale della Repubblica Ceca).
Conosciuti i figli di S. Domenico, da poco giunti nella confinante Polonia, Zdislava intuì la vitale importanza della loro presenza in quelle terre per la predicazione del Vangelo, e con l’aiuto del marito fece costruire per essi due conventi: a Jablonné e a Turnov, perché anche in Boemia si irradiasse la luce di Cristo. Ella stessa entrò a far parte dell’Ordine domenicano come terziaria.
Continuò la sua vita di orazione e intensificò nell’intimo il suo rapporto con Dio, mantenendosi attenta ai bisogni dei poveri, dei malati, dei pellegrini e di quanti erano in qualche modo bisognosi. Si distinse per una straordinaria capacità di donazione agli altri.
Morì a 37 anni, nel 1252, e fu sepolta nel convento a Jablonné.
Le cronache medioevali la definiscono «signora di santa vita», ne lodano la carità operosa e la fedeltà coniugale. Da secoli è venerata dal popolo della Repubblica Ceca come protettrice della patria, modello di madre e generosa dispensatrice di grazie.