Henri Burin des Roziers
(1930-2017)
frate domenicano, avvocato
Nato nel 1930 da una famiglia dell’alta borghesia parigina, Henri Burin des Roziers è profondamente segnato dalla guerra d’Algeria 1954-56 che vive come sottotenente.
Ottiene un diploma in lettere alla Sorbona, poi in diritto comparato all’Università di Cambridge, ed è lì che incontra il domenicano Yves Congar, che eserciterà una profonda influenza su di lui.
Dopo aver ottenuto un dottorato di diritto, entra nell’Ordine domenicano nel 1958. È ordinato prete a Parigi nel 1963, in pieno periodo conciliare. È prima cappellano degli studenti di diritto ed economia della Facoltà di giurisprudenza rue d’Assas a Parigi, poi lavora nelle associazioni in difesa dei diritti dei lavoratori immigrati magrebini. Nel 1978, Henri Burin des Roziers parte per il Brasile. Con altri domenicani e alcuni sindacalisti che combattono contro la repressione della dittatura dell’epoca, si mette al servizio della Commissione pastorale della terra (CPT) per appoggiare il sogno popolare della riforma agraria e sostenere i piccoli agricoltori nella loro lotta contro le ingiustizie. “Frei Henri” diventa avvocato dei «senza terra» ai confini della foresta amazzonica. Con tenacia e grande amicizia insegna loro a superare la paura e a chiedere giustizia di fronte alla brutalità dei “fazendeiros”.
Nel 2000, ottiene, per la prima volta nello Stato del Pará, la condanna di un fazendeiro, responsabile dell’assassinio di un leader sindacale. Riceve, per questo, minacce di morte. A partire dal 2005, dopo l’assassinio della missionaria americana Dorothy Stang, è nuovamente minacciato di morte, come molti sindacalisti e religiosi difensori dei diritti dei più poveri, e avrà una guardia del corpo per essere protetto da possibili “pistoleiros” e altri sicari. I fazendeiros, mettono sulla sua testa una taglia di 50.000 reals (ossia 20.000 euro). Fra Henri Burin dei Roziers muore di morte naturale nel 2017.